lunedì 14 dicembre 2015

Reading the City - Guangzhou / Bayiun, China


Reading the City - Baiyun International Convention Center
Reading The City - Guangzhou Public Library
Tra il 15 ed il 22 Dicembre si terranno due mostre dei miei lavori in Cina, presso la Guangzhou Public Library e al Baiyun International Convention Center.
Presentano i risultati della ricerca che sto sviluppando dal 2013, in collaborazione con il Goethe-Institut, sul rapporto tra città e biblioteche in Germania, attraverso disegni, interviste, testi e schede tecniche dettagliate.

Pochi altri paesi al mondo hanno realizzato negli ultimi decenni, una rete di biblioteche di qualità architettonica così elevata e allo stesso tempo così capillare nella sua diffusione. Un sistema, per altro, destinato ad incrementarsi ulteriormente.

Man mano che procedevamo, si sono chiariti sempre di più i termini ed i fini di questa ricerca, cercando di mettere a fuoco il dialogo tra le città ed i luoghi in cui è custodita la memoria; il rapporto ed i confini tra libro ed informatica; il ruolo urbanistico e sociale di polo di incontro e sviluppo culturale, associato sempre più spesso a gallerie per l'arte, sale per fare e ascoltare musica, aree dedicate al relax o al gioco per i bimbi.

Tutte queste funzioni alternative, stanno progressivamente guadagnando spazio fisico in questi luoghi, anche grazie alla digitalizzazione di una parte importante di testi minori.

L'aspetto che ho trovato più interessante, da architetto, è che il potenziale di questo modo di interpretare un'istituzione pubblica, offre di fatto un modello alternativo in grado di competere, nella sua funzione di catalizzatore sociale, con lo Junkspace dei mall commerciali, codificato da Koolhaas nel suo Harvard Design School Guide to Shopping.
The Times They Are A-changin', mi sembra; o almeno, potrebbero.

Memorial for the Book Burning

Lo studio, il viaggio, avevo deciso di iniziarli sopra gli scaffali vuoti del Memorial for the Book Burning di Micha Ullmann in Bebelplatz e nelle sale degli angeli di Wenders nella Staatsbibliothek a Berlino.

Sono proseguiti poi attraverso edifici eccezionali: macchine per lo sviluppo della cultura realizzate da Foster, Herzog & De Meuron, Dudler, Libeskind, Behnisch - solo per citarne alcuni - fino alle piccole biblioteche itineranti disseminate negli autobus di Amburgo.

Hamburg bus
Desidero ringraziare in modo particolare il Dr. Klaus Ulrich Werner, direttore della Philologische Bibliothek der Freien Universitat di Berlino, per il suo testo di presentazione qui sotto (di cui vado molto orgoglioso), oltre che per la sua gentilezza e disponibilità negli incontri avuti a Berlino e a Roma.
Il Dr Kempf della Bayerische Staatsbibliothech di Monaco, il Dr. Lorenz della Hochschulbibliothek der Katholischen Universitat ad Eichstatt e gli architetti Kandzia e Schmitz.
M. Bodesheim, del Goethe-Institut China.

C. Hassenau e C. Giusto, del Goethe-Institut di Roma, con le quali abbiamo potuto sviluppare una collaborazione professionale davvero ottima.



Between 15 and 22 December two exhibitions of my work will be held in China, at the Guangzhou Public Library and at the Baiyun International Convention Center.
They will present the outcome of the research that I have been developing since 2013, in collaboration with the Goethe-Institut, on the relationship between cities and libraries in Germany, expressed through drawings, interviews, texts and detailed technical specifications.

Few other countries in the world have developed, in recent decades, a network of libraries of such high architectural quality and yet so extensive and wide-spread. A system, destined to increase further, parallel to the implementation of contemporary techniques, medias, issues and changed needs.

As the work progressed, we were able to better clarify the terms and purposes of this research, trying to focus on the dialogue between the city and the places where memory is kept; the relationship and the boundaries between books and digital media; the role of an urban and social center for meetings and cultural development, often associated with galleries for art, studios to make and listen to music, lounge areas  or playground areas for children.

All these alternative functions, are gradually gaining physical space in these places, thanks also to the digitization of an important part of minor texts.

What I found most interesting, as an architect, is that the potential of this way of interpreting a public institution, offers an alternative model, able to compete, in its function of social meeting and aggregation pole, against the shopping mall's  Junkspace model, as codified by Koolhaas in his Harvard Design School Guide to Shopping.
The Times They Are A-changin ', it seems to me; or at least, they could be.

I decided to start the study, the journey, over the empty shelves of the  Memorial for the Book Burning by Micha Ullmann in  Bebelplatz and in the halls of the angels of Wim Wenders, in the  Staatsbibliothek in Berlin.

Then continued through exceptional buildings: machines for the development of culture, produced by Foster, Herzog & De Meuron, Dudler, Libeskind, Behnisch - among others – all the way to the small mobile libraries scattered in Hamburg Buses.

I want to especially thank Dr. Klaus Ulrich Werner, Director of the Philologische Bibliothek der Freien Universitat in Berlin, for his presentation below (of which I am very grateful), as well as for his kindness and availability, in our meetings in Berlin and Rome.
Dr. K. Kempf of  Bayerische Staatsbibliothech of Monaco, Dr. G. Lorenz of  Hochschulbibliothek der Katholischen Universitat in Eichstatt and the architects C. Kandzia and K.H. Schmitz.
M. Bodesheim, from the Goethe-Institut China.

C. Hassenau and C. Giusto, from the Goethe-Institut di Roma, with whom I have developed a really good working relationship.

Philologische Bibliothek der Freien Universitat"The Brain" - Arch. Norman Foster