Da / from AR-Magazine #121
Fabio Barilari Architetti - Viale della XVII Olimpiade al Villaggio Olimpico a Roma |
ROMA E LE
NUOVE TENDENZE, DA SUPERSTUDIO A NEST VANDENKEN
Approccio
visionario, dinamica artistica, immaginazione progettuale
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ROME AND NEW
TRENDS, FROM SUPERSTUDIO TO NEST VANDENKEN
Visionary
approach, artistic dynamics, design imagination
"C’è una linea immaginaria
che in Italia unisce la fine degli anni ’60 al contemporaneo. (...) Non
Milano, non Venezia, non Firenze, ma Roma con il suo carico di storia e
contraddizioni, con la sua complessa stratificazione urbana, con le sue rovine,
con le sue luci e le sue ombre che diventano l’essenza di una rinascita
immaginata.
Le dimensioni percettive sono
varie: l’astrazione, la surrealtà o la perdita di senso per recuperare nuovi
significati, l’indagine interiore o il fare critico dell’approccio ludico,
oppure la sperimentazione radicale In sostanza stiamo parlando di
attitudini progettuali che costruiscono diversi modi di affrontare
l’architettura, spingendo la ricerca oltre i confini del reale e del possibile,
per trovare nuovi ipotetici scenari teorici di riferimento.
Da un lato c’è chi ricorre al
collage per creare nuove formule-significanti; dall’altro c’è chi predilige il
disegno, utilizzato in chiave storica e con gli occhi che guardano al passato;
infine c’è chi elabora una dinamica progettuale radicalmente aperta al
futuro.
(...) Le nuove tendenze
italiane del contemporaneo vedono però anche altri modus operandi vicini alla
progettazione operativa del presente, proiettati non più verso un immaginifico
passato ideale ma verso un futuro critico, con originali modalità ancorate
saldamente allo studio sulla dinamica della forma, legate indissolubilmente ad
altri filoni teorici radicali, internazionali, con matrici di riferimento
sostanzialmente zeviane: Fabio Barilari raccoglie l’eredità operativa
prefigurata da Zevi che fonda le sue origini sullo spazio e sulla dinamica
quali elementi in grado di modificare l’esistente. In Barilari l’opera d’arte,
con tutta la sua espressione linguistica, torna ad essere progettuale:
l’indagine che porta avanti con il suo lavoro disegna non più una
super-astrazione-pop, come avveniva in Superstudio, o una poetica artistica
autografa che guarda all’indietro, ma ricomincia a ragionare proprio sullo
spazio e sul progetto d’architettura, analizzando le dinamiche che scaturiscono
dalla comprensione delle leggi naturali che governano il mondo. Fabio Barilari
imposta una meccanica teorica proiettata verso il domani, approfondendo la
capacità che ha il disegno – e che hanno tutte le tecniche di rappresentazione
a disposizione – di prefigurare nuovi scenari operativi. Per questo i suoi
lavori per la XVII Olimpiade di Roma evidenziano la capacità stessa che ha la
forma di liberarsi dalle gabbie del passato, tracciando nuove traiettorie nello
spazio.
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There is an imaginary line in
Italy that joins the late ’60s to the contemporary time. (...) Not Milan, not
Venice, not Florence, but Rome with its burden of history and contradictions,
with its complex urban stratification, with its ruins, with its lights and
shadows that become the essence of an imagined rebirth.
The perceptive dimensions are
manifold: abstraction, surreality or the loss of meaning to recover new
meanings, inner analysis or the criticism of the play ful approach, or radical
experimentation. In essence, we are talking about design attitudes that embody
different ways of approaching architecture, pushing research beyond the
boundaries of reality and of what is possible, to find new hypothetical
theoretical scenarios of reference.
There are many ways: on the one
hand, some people use collage to create new meaningful formulas; on the other
hand, there are those who prefer drawing, used in a historical perspective,
looking at the past; finally, there are those who develop a design dynamic that
is radically open-minded towards the future.
(...) The new contemporary
Italian trends, however, show other modus operandi close to the operational
design of the present, no longer projected towards an imaginary ideal past but
towards a critical future, with original methods firmly anchored to the study
of the dynamics of the shape, indissolubly linked to other radical,
international theoretical strands, largely based on Zevi’s references: Fabio
Barilari takes up the operational legacy prefigured by Zevi, based on space and
dynamics as elements capable of modifying the existing. In Barilari, the work
of art, with all its linguistic expression, is once again a project: his study
longer draws a super-abstration-pop, as happened in Superstudio, or an autograph
artistic poetics that looks backwards, but begins to think about space and
architectural design, analyzing the dynamics that arise from understanding the
natural laws that rule the world. Fabio Barilari sets up a theoretical
mechanics projected towards the future, deepening the ability of drawing ‒ and
of all representation techniques available ‒ to predict new operational
scenarios. For this reason, his works for the 17th Olympics in Rome highlight
the very ability of shape to free itself from the cages of the past, plotting
new trajectories in space.
Architetto, Direttore editoriale AR MAGAZINE,
Direttore editoriale Architetti Roma edizioni, Consigliere
Ordine degli Architetti di Roma e Provincia
Architect, Editorial Director of AR MAGAZINE and Architetti
Roma edizioni,
Board member of Chamber of Architects Rome and
Province
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La sensazione che si stia rimettendo in moto una macchina
incastrata e arrugginita da decenni.
Che non vuol dire "la certezza", ma almeno la possibilità.
La convinzione che solo una lettura radicale dell'esistente,
del potenziale, del progettuale, possa fornire la spinta propulsiva necessaria.
Per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle.
Per riassaporare il gusto della sfida.
AR-Magazine #121, il secondo numero della nuova rivista
dell'Ordine degli Architetti di Roma. 450 pagine... Si chiama
"Magazine", ma si respira il risultato di un'impresa titanica. E non
parlo solo della produzione editoriale.
Anche per questo va promossa, fatta circolare.
Occorre darle ossigeno.
Un secondo numero da collezionare, come il primo.
Marco Sambo, il suo team, Architetti Roma Edizioni, in questi mesi hanno dato vita ad una delle pubblicazioni
più interessanti ed innovative in circolazione, in questo settore.
Per tutti questi motivi, sono sinceramente onorato e grato
di essere stato selezionato tra i lavori presentati.
Fabio Barilari Architetti - Viale della XVII Olimpiade al Villaggio Olimpico a Roma |
Un ringraziamento particolare a Marco Maria Sambo, ed alla "complessità
necessaria", che applica alla lettura di ciò che sta accadendo.
Avanti così.
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A special thanks to Marco Maria Sambo, and to the "necessary complexity", which he applies in reading what's going on.
Way to go.
Fabio Barilari Architetti - Viale della XVII Olimpiade al Villaggio Olimpico a Roma |
Fabio Barilari Architetti - Viale della XVII Olimpiade al Villaggio Olimpico a Roma |
/////////DRAWING ARCHITECTURE _ Multiple Exposure
"One Step Beyond" | Project for the requalification of Viale della XVII Olimpiade _ Olympic Village, Rome
Fabio Barilari Architetti - Viale della XVII Olimpiade al Villaggio Olimpico a Roma |